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Erice

by admin

Ad una manciata di chilometri da Trapani, arroccato sopra il monte omonimo, si trova il borgo di Erice, luogo incredibilmente suggestivo e ricco di storia.
Fondata presumibilmente tra l’VIII e il VII secolo a.C. nella sua lunga esistenza fu abitata dai greci, fenici, arabi, romani e normanni e ciascuno di questi popoli ha lasciato tracce tuttora osservabili della loro presenza.

Erice, d’estate, è raggiungibile tramite funivia, in circa dieci minuti, partendo dalla città di Trapani.
L’ascesa consente di ammirare dall’alto la piana di Trapani e il litorale, preparando il visitatore agli scorci mozzafiato che lo attendono una volta giunto a destinazione.
Oggi il paese appare come un labirinto di vicoli e piazze, dove domina la pietra e tutto sembra solenne e misterioso.

Il Castello di Venere, costruito a strapiombo sulla roccia, segna il confine sud orientale del borgo ed è una delle più note attrazioni locali.
La particolare ampiezza di veduta che consente l’ubicazione del castello permetteva agli occupanti di scorgere in anticipo ogni attacco nemico proveniente da terra o dal mare.
Il visitatore da lì può abbracciare con lo sguardo tutta l’area, mare e terra, fino alle Isole Egadi e, nei giorni di buona visibilità, fino a Ustica e Pantelleria e anche oltre sino a capo Bon, in Africa.
Deve il nome al tempio di Venere che un tempo sorgeva in quello stesso luogo.
Fu costruito in epoca normanna e di esso è possibile oggi ammirare le mura intatte e le rovine all’interno.

Il castello è poi circondato da diverse torri medievali ben conservate.
Sotto le torri, su una piattaforma rocciosa, si trova la Torretta Pepoli, fatta costruire attorno al 1870 dal conte A. Pepoli per essere rifugio delle sue meditazioni e ritrovo di amici e uomini di cultura.
La torre è visitabile, è stata dichiarata Osservatorio permanente di Pace e Faro del Mediterraneo ed al suo interno ha sede il museo multimediale.

Poco oltre ci si può addentrare nei Giardini del Balio, dal quale è possibile godersi il panorama del Castello circondati dallo splendido giardino d’ispirazione anglosassone.

Erice è famosa anche per le sue chiese gotiche ed in particolare la chiesa madre , dedicata a Maria SS.ma di Custonaci, che sorse nella prima metà del XIV secolo per volere di re Federico d’Aragona, nota anche come il duomo di Erice.
Rilevanti sul piano artistico e storico sono inoltre le chiese di San Giuliano e San Martino, quest’ultima voluta dal normanno gran conte Ruggero nel XVII secolo.

Il cosiddetto “quartiere spagnolo” è in realtà una fortezza la cui costruzione iniziò del XVII sec. con lo scopo di alloggiare la guarnigione spagnola ivi posta a presidio, ma che non fu mai completata né disposta effettivamente alla funzione originale.
Oggi è parte del Polo Museale “A. Cordici”, diviso nelle sezioni archeologica, storico-artistica, armi e arte contemporanea, che ha sede presso l’ex Convento dei Frati Minori Francescani.

Un cenno infine merita il prestigioso Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, organizzazione scientifica fondata da Antonino Zichichi e da egli stesso presieduta che dal 1963 ha sede ad Erice.

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